Con una lettera al direttore artistico del Festival di Verbier, il celebrato violinista spiega perchè declina l'invito.
FINALMENTE!! Per la prima volta un autentico artista, un musicista onesto, universalmente stimato e al di sopra di ogni sospetto, prende pubblicamente posizione contro la deriva superficiale e "glamour" del business della musica classica e contro la logica dell' "evento" a danno dei valori musicali. Speriamo che sia il primo segno di una inversione di tendenza. Non perchè la musica "classica" debba essere triste o seriosa (se mai lo è mai stata, oggi giustamente non è più così) ma perchè ci sono in circolazione troppi fenomeni da circo, promossi e sostenuti spesso per ragioni che hanno poco a che fare con la musica: look, sex appeal, capacità di far parlare di sè , superficiale virtuosismo, malinteso cross-over linguistico etc etc..
La lettera di Kremer, affettuosa, sincera, piena di scuse per la dolorosa decisione, ben argomentata, dovrebbe valere da esempio per tanti esponenti dello star-system. Speriamo ....
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